La stanza e la fessura

Se avesse guardato attraverso quella fessura nella porta, se vi avesse appoggiato l’orecchio?

Per rassicurasi, si diceva che tutto ciò che era, tutto ciò che poteva essere, era lì, nella sua stanza, oltre, non c’era nessun altrove, e se mai ci fosse stato, sarebbe stato l’aborto di un Dio incapace, un mondo sensa ordine, senza giustizia nè regole.

Solo la mia stanza, si diceva, solo questo.

Eppure non poteva fare a meno di chiedersi, che cosa avrebbe udito, che cosa avrebbe visto, se solo per un attimo si fosse avvicinato?

Ma subito dopo ritornava alla sicurezza della verità, alle ore che scorrono uguali, al suo Dio e a sè stesso.

Cercava di tenersi lontano dalla porta, e dall’abominevole fessura, ma anche nei più remoti angoli della sua stanza spesso era preso dall’immaginazione e dal desiderio.

Avvolte la sua mente così facilmente suggestionabile gli aveva suggerito che, forse, oltre la porta, un altro uomo, in un’altra stanza, osservava timoroso la fessura e si poneva domande a cui la verità non poteva rispondere.

22 comments so far

  1. Ofyp on

    Che poi basterebbe uscire insieme in quel cavolo di corridoio… (bello)

  2. Hertz on

    troppo vero

  3. astralla on

    La curiosità a volte è la molla della scoperta…:)
    bello come sempre…

  4. Hertz on

    mi permetto di aggiungere: la curiosità è SEMPRE la molla delle scoperte 🙂

  5. henry on

    molto bello…ricorda borgess

  6. Hertz on

    borges è il mio ideale di scrittore, spero di ricordarlo, ma non copiarlo.

  7. Ricky on

    bello, bello, bello e ancora bello! i soliti complimenti…a me piace sbirciare nella fessura e, se possibile, solitamente apro pure la porta…;)

  8. Masticanotte on

    domande a cui la verità non poteva rispondere…molto bello e l’ultima parte mi ha fatto riflettere e dalla rilfessione sorge una domanda che non cerca una risposta vera…

    “invece della fessura mai provato ad alzare gli occhi al cielo”

  9. Hertz on

    -> Ricky, grazie, mi piace pensare che di “qui” passino molte persone a cui piace guardare attraverso le fessure.

    -> masticanotte, ci sono domande che lasciamo fluttuino senza risposta dentro di noi, perchè vogliamo.

  10. Andrea on

    La stanza e la fessura… leggendolo inevitabile ripensare a Borges, alla Cifra, e nella Cifra Il terzo Uomo; all’Aleph, e nell’Aleph per la tenacia all’Aleph: “cambierà l’universo ma non cambierò Io”, per la fessura alla Scrittura del Dio, e per i Tuoi Ossimori allo Zhair.
    I Tuoi ossimori… uno m’ha spiazzato, la Verità che non può rispondere, qui m’ha aiutato Masticanotte, che mi ha ricordato un calabrone africano, il quale scordandosi di saper volare muore se chiuso tra pareti senza soffitto, ed un libro, di cui ti parlai un tempo:

    “La calma e lo splendore erano sicuramente Celestiali! Così come l’assenza dell’ego rumoroso… la mia meraviglia e tutte le mie domande sembravano irrilevanti… Il fattore centrale, immutabile, rimaneva questa Personalità che era al mio fianco”.
    “Return from Tomorrow” , Dr. George G. Ritchie.
    P.S. Ritchie era un neuropsichiàtra, disciplina che mi pare tu stia studiando.

    Ciao, Andrea.

  11. Masticanotte on

    ..perchè vogli-AMO..hai ragione…

  12. Hertz on

    Andrea, mi dai sempre spunti per ripartire da dove sono arrivato, mi informerò su Ritchie, di sicuro.

  13. paoloechiaro on

    azz parlate di borges..pensavo ke gli utenti di wordp fossero tutti da “lapupaeilsecchione”. ciau
    liljaa

  14. Hertz on

    ogni tanto lo guardo anch’io “la pupa e il secchione” 🙂

  15. Andrea on

    Ma guarda un p’ò, non si smette mai di imparare…

    Era da qualche settimana che mi parlavano della pupaeilsecchione, così ierisera a casa di mia sorella, mentre salutavo, per alcuni motivi volutamente ritardavo l’uscita, uno di questi era la televisione accesa su quel canale a quell’ora: la pupaeilsecchione… “vediamo un p’ò”…

    Il viso felice di una bella ragazza, finalmente italica.
    Delle immagini non ricordo altro, oltre che l’idiozia e la falsità dei movimenti e del tono della voce di Papi, e lo sbraitare sempre fuoriluogo della Mussolini.
    E lei… capelli lisci sugli occhi, un brillantino al naso, e il suo naso, garbato… forse già venticinquenne ma già più che Donna, il grande seno, i finachi non più da adolescente, e il vestito a fiori… i suoi occhi, così belli e IMPOSSIBILI DA NON GUARDARE “questa è tua”…!
    era bella ma qualcosa o qualcuno volevano che io pensassi che non lo fosse, volevano che pensassi che fosse solo la pupa.
    Dopo un ballo sopra il tavolo, scende, e mentre scende, cercando di evitare i microfoni, intimidita, e come a cercare aiuto e intimità dagli urlatori, fuoricampo dice al secchione: “abbracciami” …! (in quel momento per un attimo. Lì. penso che siano esistiti solo loro due).
    Mi domando perchè lui non l’abbia abbracciata.

    Ciao, Andrea.

  16. marni on

    La paura dell’ignoto e l’ignoto stesso sono sempre in agguato…. anceh una fessura può portare altre mondi può aprire altre dimensioni

  17. Hertz on

    infinite altre forse

  18. lilly lilly on

    … si direbbe anche una nuova prospettiva….

  19. paoloechiaro on

    nooooo bastaaaa. anke voi allora. sigh. ormai lapupaeilsecchione ha preso tutti. io c’ho fatto solo un titolo ironico. cosa direbbe di voi borges? io credo nulla. è morto.
    liljaa

  20. Hertz on

    -> lilly, un nuova prospettiva, nuove “verità”, forse.
    -> paoloechiaro, bhè, non esageriamo…

  21. fc on

    E’ un bell’incipit, o almeno lo sono i primi quattro capoversi. La domanda fatta a se stesso, il dubbio, la negazione del dubbio. Il dubbio e la curiosità che afferrano il lettore, che non riguardano solo quello che sta al di là della fessura, ma soprattutto quello che sta al di qua.
    Purtroppo l’interesse si ferma al quarto capoverso. Che delusione scoprire che dentro la stanza ci sta la caricatura di un conservatore a oltranza! E più in là, un dialogo fra la fessura e la verità? Del tutto improbabile.
    Resta comunque la prima metà. Buona per un’altra volta, magari lasciando a casa le tentazioni pseudofilosofiche.

  22. Hertz on

    potrei forse azzardare qualcosa dicendo che, sul dialogo e la verità, non ci siamo capiti.
    Ma non lo faccio, mi servirebbero più spesso critiche così, dico sul serio.


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